lunedì 10 marzo 2008

Cosa (non) si deve sapere...

Appurate "certe" particolarità del mio presunto lavoro, continuai il mio esodo. Tutto questo senza vedere un euro. La scusa più frequente era: "La fattura è troppo bassa...EVIDENTEMENTE lavorate male".
Ora, per la facile (e intuitiva per l' essere umano PENSANTE) dimostrazione che ho spiegato nel post precedente, risulta chiarissimo il fatto che se il "cerchio di lavoro" non è ben omogeneo, il fatturato avrà qualche problemino di "anoressia" a fine mese...perciò EVIDENTEMENTE non siamo noi a lavorare male ma di fondo il prodotto che offriamo non è poi così valido. E soprattutto, molto spesso la fattura c'è ma non si vede.
Cosa significa tutto ciò?
Che noi "disgraziati" non la vediamo in ogni caso.
Ho imparato a capire che mediamente (e notate la parola mediamente) in un call center ci sono varie figure piò o meno comuni. Vediamo di approfondire.
Il Capo. Apparentemente ti sembra simpatico, disponibile e di cultura. Spesso è assai giovane ma nonostante ciò vanta (a detta sua) una laurea in Economia conseguita con ottime votazioni. Sa tutto sul business, può possedere una Porsche (ancora meglio se GT grigia metallizzata) oppure una più blanda BMW. Al primo colloquio conoscitivo ti fa subito una promessa: lavorando nel suo team avrai successo immediato e a 25 anni sarai già un brillante imprenditore! Bene, per credere a quest' ultima affermazione è necessario assumere ogni mattina una dose variabile di cocaina disciolta nel caffèlatte.
MA in realtà, un bel giorno si scopre più o meno casualmente che, il suddetto non è poi così brillante, non è nemmeno laureato in Economia e la sua Porsche GT (acquistata in leasing con tanto di prestanome) ha il fermo amministrativo. E non solo. Quando si ricorda di "pagarti" ti strappa un meraviglioso assegno cabriolet (giusto per restare in tema di motori...)...e quando tu ignaro, vai in banca per riscuotere il tuo misero stipendiuccio da precario, la simpaticissima cassiera bancaria ti ride in faccia. E' allora che desideri davvero essere un omicida.
La Segretaria Leccaculo. Abbastanza attempata ma nemmeno troppo, lei non sa nulla, non vede nulla e soprattutto non dice nulla. Vive in una sorta di mondo parallelo tra il Paese delle Meraviglie e Sky Fiction e se ti azzardi a chiederle qualche cosa sul regolamento interno alzerà immediatamente gli occhi al cielo dicendo un semplice: "Mah...io n-n-non so n-nulla...chiedi al capo". Questo perchè, conscia della situazione "a rischio" denuncie da parte dei dipendenti (e clienti), preferisce tacere. Spesso parlerà dietro tutti e tutto ma sarà senz' altro la tua migliore confidente.
Il Motivatore aka Pastore Tedesco Incazzato. Un essere quasi del tutto inutile che avrebbe il compito di "motivare" (e mi viene subito il sorriso) il team di telefonisti MA invece serve in realtà solo da spia al Capo: se tu prendi un caffè in più o vai in bagno due volte, lui lo saprà subito e immediatamente a fine mese ti toglierà magicamente tre o quattro ore di lavoro. Questo perchè il motivatore ha anche (spesso) il compito di elencare le ore a fine mese al capo...dicendo: "Pincopallino, ore lavorate tot, guadagno netto tot". Aggiungerà con tono saccente: "Ma capo, Pincopallino ha guadagnato decisamente troppo e io ho visto che prendeva spesso il caffè!!! Direi di levargli almeno tot...". Poi a fine mese quando inspiegabilmente ti trovi il tuo stipendio (già misero) quasi dimezzato e lui ti vede con l' espressione un po' abbattuta ti dice: "E sai...questo mese purtroppo hai molte ritenute d' acconto perchè...."...nemmeno il tempo di sentirlo finire che già ti viene voglia di lanciargli un monitor addosso.
Il Contabile corrotto. E' colui che, spacciandosi per noto e imparziale commercialista, ha il compito di gestire i tuoi importantissimi contributi. Appena entrata sapevo che il mio contratto a progetto mi faceva una ragazza "in regola" sebbene non godessi di "privilegi" oggi assai rari...come per esempio la mutua o le ferie pagate (ho detto ferie...?). Il contabile aveva assicurato la mia registrazione all' INPS ovviamente...dato che è di legge. Ok, lo ammetto sono stata un tantino troppo fiduciosa. Ho anche in seguito imparato a capire (scoprendo l' acqua calda) come in Italia le cose che si dicono non sempre si fanno. Infatti io andai all' INPS certo, ma solo un anno dopo, quando scappai dall' ufficio...e scoprii che non solo per l' INPS io non esistevo, ma nessuno dei miei "contributi" era stato effettivamente versato. Quell' "effettivamente" mi aveva terrorizzato...
L' Agente (non) autorizzato. Vorrei approfondire qualcosina in più su questa categoria. Immaginatevi di essere trattati a pesci in faccia tutti i giorni, di non sapere quasi nulla (non solo per colpa vostra) sul vostro prodotto, di non avere molte finanze ma di dover mantenere una famiglia, di parlare coi vostri superiori se non tramite cellulare, di essere considerati solo un mezzo per mantenere i debiti di qualche parente del Capo...immaginatevi tutto questo. Continuate ad immaginare. Cosa provate? Dunque voi sapete tutti questi "minimi" particolari, dovete però avere a che fare con i clienti...le cose spesso non vanno a buon fine e dopo sentite il vostro Capo, il quale vi dice: "Non è abbastanza, non ci siamo, non vedrai un soldo, devi essere convincente". Quando il cliente non ne vuole sapere è inutile e idiota essere convincenti...non c'è nulla di più tremendo e umiliante dell' elemosinare un contratto. MA se qualcosa va storto, se il contratto non va a buon fine, il cliente con chi se la prende...? Ovviamente con l' agente. Io non ho mai fatto l' agente ma vi giuro che ho sentito e visto cose d' altro mondo in proposito...
Ho visto agenti che sotto le feste natalizie venivano nel nostro ufficio a elemosinare una misera paga per poter andare avanti. Il più delle volte, persone adulte trattate come infimi scarti della società, presi in giro con finte promesse e rigiri di parole meschini. Nemmeno un bambino di 6 anni si rimangia le parole inventando balle su balle come ho sentito dire io a quelle persone. Il Capo ovviamente si nega quasi sempre e delega i suoi tirapiedi preferiti; il risultato è una tragicommedia ai limiti del grottesco.
I Telefonisti. Ossia la categoria di gente che appunto lavora al telefono...mediamente ragazzi giovani, inesperti, in cerca di un impiego per raccimolare qualche soldo. Un lavoro apparentemente semplice che lega il dipendente al suo "superiore" con un sottile gioco psicologico...SE non telefoni non fatturi, SE non fatturi non sei pagato e SE fatturi invece anche.

Bene...ma c'è da spiegare ancora un concettino...come si procura i dipendenti un call center medio. Ci tengo a (ri)sottolineare con il sangue che non voglio generalizzare nulla, anzi se mai un giorno vedrò un call center serio (che sicuramente esiste) sarò la prima a esserne felice.
Tornando a noi, immagino che tutti avrete sicuramente sfogliato almeno una volta un quotidiano...
Alla pagina "offerte di lavoro" proliferano spesso annunci invitanti ma un tantino poco dettagliati e sui generis...come ad esempio "Importantissima multinazionale appena aperta cerca personale bla bla bla..." (ho voluto sottolineare "appena aperta"...lo spiegherò dopo).
Uno è subito invogliato a telefonare logicamente...anche perchè questo genere di annunci è utilizzato proprio per attirare più gente possibile...l' annuncio è necessario per la vita di questi tipi di uffici: la gente telefona, fa i colloqui, lavora e dopo un paio di mesi (se non prima) inizia ad intagliarsi che li dentro tira una strana aria...così il più delle volte fugge via dopo qualche litigio e, naturalmente, a bocca asciutta.
Per non rimanere mai a corto di personale, la ditta in questione fa in modo di assicurarsi che ci sia sempre un interessante annuncio mai troppo dettagliato: logico che se la gente leggesse parole tipo "provvigione" non starebbe nemmeno a perdere tempo a telefonare...

Ancora oggi leggere questi anunci è per me un passatempo divertente, visto che a distanza di più di un anno la ditta in questione risulta sempre "appena aperta" (ecco spiegato l'arcano).

In attesa di crogiolarmi in un nuovo post vi invito a riflettere su tutto ciò.




Nessun commento: