giovedì 14 febbraio 2008

"Occasioni imperdibili"

Bene, dopo la prova iniziale, la prima settimana volò via in un battibaleno. Era rilassante di principio...il mio "ruolo" era quello di stare comodamente seduta alla mia scrivania e contattare una serie di clienti (e non) per offrire loro una nuova tipologia di contratto per la fornitura di energia elettrica. Ad una prima letta del contratto notai che si offriva uno sconto abbastanza corposo sul prezzo dei kilowatt ed inoltre, signore e signori, si bloccava questo prezzo scontato per addirittura 24 mesi! Una proposta appetibile a leggersi certo, ma ovviamente il cliente può avere giustamente un minimo di titubanza al telefono...questo perchè non ha davanti a sè il suddetto contratto. Per l' appunto la telefonata consisteva nel prendere un appuntamento con il cliente e mandare da esso l' apposito "consulente autorizzato con tanto di cartellino". Mi pareva filasse tutto meravigliosamente: il cliente era contento di risparmiare, io ero contenta di far bene il mio (seppur facile) lavoretto e il consulente era contento del suo appuntamento. Una specie di "cerchio del lavoro" come lo chiamo io, dove tutto deve combaciare perfettamente per garantire la soddisfazione di tutti. Così passarono i primi venti giorni...
Strinsi amicizia con i miei colleghi naturalmente. Di principio parlavamo poco e niente, viste le quattro ore passate a telefonare, ma avevamo comunque le nostre pausette...chi fumava, chi prendeva un caffè e così via. Alcuni ragazzi erano studenti universitari come me, altri facevano due lavori e qualcuno era proprio telefonista di "mestiere". Ma veniamo ai contratti di lavoro...vista la mia inesperienza totale in materia mi affidai ai miei "superiori" in questo: mi proposero un contratto "a progetto" (la maggior parte dei call center lo utilizza), una sorta di co. co. pro. insomma.
E fino qui...
Logicamente niente mutua, niente mensilità, niente ferie retribuite, niente. Ma per carità mi stava benissimo...era solo un' occupazione temporanea, il mio piccolo gruzzoletto mensile mi bastava e avanzava! Ero serena, sapevo di aver fatto il mio primo mese lì dentro nel migliore dei modi! Ero allegra, appagata e mi piaceva anche parlare con i clienti!
MA un giorno "per caso" sentii qualche cose che (in teoria) non avrei dovuto sentire. Beh ero davanti al mio PC che ripassavo la mia lista di clienti come ogni giorno, in attesa di richiamarne altri, quando una collega a voce moderatamente alta mi disse: "Sei contenta mi sembra! Peccato che sei nuova qua e non sai ancora come gira...". Io rimasi attonita di principio...ma cosa avrà voluto dire...ma sù...sarà la solita malignetta che cerca di metterti in difficoltà...non diamo peso a ciò che dice!
Lei vide che non facevo troppo caso alle sue esclamazioni misteriose così smise.
Mi ero fatta un breve calcolo delle ore lavorate e del rendimento, anche se ero pagata a ore e non a resa, ma nonstante ciò anche quest' ultimo era buono, davvero. Non vedevo l'ora di godermi il frutto del primo mese di lavoro!
Non vedevo l 'ora.



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